lunedì 5 maggio 2014

Opere per il Concorso Letterario Biennale “Oltre a me… l’universo”/2

Io e l’Universo
L’Universo non ha un nome, perché nessuno lo vede veramente.
Noi ne sentiamo l’odore
come un’onda che ci travolge i pensieri,
vanno via tutti, scappano dalla nostra mente.
Noi l’Universo lo possiamo toccare in qualsiasi cosa,
perché l’Universo è qualsiasi cosa:
l’Universo è spigoloso, ti punge,
è di seta, ti accarezza la guancia come il vento di primavera.
L’Universo cambia, in peggio o meglio, ma cambia.
L’Universo è il ritmo del battito del nostro cuore,
è regolare
e poi anche
un solo battito più forte ti fa morire.
L’Universo ha il gusto della rugiada, è fresco, è nuovo e non si sa da dove venga.
L’Universo,
con i suoi puntini luminosi come i nostri pensieri
che illuminano il buio che ci sarebbe altrimenti,
è l’infinito,
è l’unica cosa che ti accompagnerà per sempre.
L’Universo ti raggiunge nei sogni,
ti chiama,
ti sprona a conoscerlo,
vuole farsi conoscere a tutti i costi,
ma per quanto tu ci provi non lo conoscerai mai del tutto,
perché
Noi stessi siamo l’Universo.L’Universo non ha un nome, perché nessuno lo vede veramente.
Noi ne sentiamo l’odore
come un’onda che ci travolge i pensieri,
vanno via tutti, scappano dalla nostra mente.
Noi l’Universo lo possiamo toccare in qualsiasi cosa,
perché l’Universo è qualsiasi cosa:
l’Universo è spigoloso, ti punge,
è di seta, ti accarezza la guancia come il vento di primavera.
L’Universo cambia, in peggio o meglio, ma cambia.
L’Universo è il ritmo del battito del nostro cuore,
è regolare
e poi anche
un solo battito più forte ti fa morire.
L’Universo ha il gusto della rugiada, è fresco, è nuovo e non si sa da dove venga.
L’Universo,
con i suoi puntini luminosi come i nostri pensieri
che illuminano il buio che ci sarebbe altrimenti,
è l’infinito,
è l’unica cosa che ti accompagnerà per sempre.
L’Universo ti raggiunge nei sogni,
ti chiama,
ti sprona a conoscerlo,
vuole farsi conoscere a tutti i costi,
ma per quanto tu ci provi non lo conoscerai mai del tutto,
perché
Noi stessi siamo l’Universo.
Non siamo più soli

La Terra era molto curiosa, voleva sapere il motivo di tutto ciò che esisteva. Così comprese che non sapeva dove abitava: cos’era quel posto pieno di luce, con tutti quei puntini luminosi come i suoi pensieri? Cos’era quel posto che illuminava quei pianeti pieni di buio?
Così chiese a Saturno:” Saturno, noi dov’è che abitiamo? Cos’è questo posto che illumina il buio?” “Terra, questo posto nessuno sa cos’è”. Terra non si abbattè e chiese a Venere:” Oh, Venere, dimmi: cos’è questo posto in cui siamo?” “Terra, questo posto non ha un nome.” Terra non si abbattè, ormai questa domanda le tormentava la mente. Chiese a Giove:” Giove, noi dove viviamo?” “Terra, nessuno lo sa, questo posto è qui da sempre, io non sono qui da sempre, non so cos’è”. Terra continuò la sua ricerca e domandò a Mercurio:” Mercurio, ti prego dimmi che sai cos’è questo posto!”. “Terra, nessuno lo sa, ovunque chiederai ti daranno questa risposta”. Terra andò da Marte: ”Marte, Marte, dimmi tutto ciò che sai sulla nostra casa”. “Terra, io non so niente, chiedi a Sole, è qui da più tempo”. Terra andò dal Sole:” Sole, tu che illumini il mondo, dimmi: cos’è questo posto infinito?  Cos’è questo posto unico e perfetto che illumina il buio che ci sarebbe altrimenti?”. “Terra, questo posto è l’Universo, tutto ciò che lo riempie è l’Universo”. Terra si sentì cadere. ”Ma…Allora…se questo posto è l’Universo, se tutto è l’Universo, allora vuol dire che quei puntini luminosi sono sul serio i nostri pensieri, allora sono i nostri pensieri a illuminare il buio che ci sarebbe altrimenti, ma allora, Noi siamo l’Universo.
Margherita Boi 1^F 

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